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Pillola news
30/05/2024

Terzo settore: dai commercialisti un documento sul rendiconto per cassa

Autore:
Dott.ssa Chiara Ardenghi

Il Codice del Terzo settore prevede che “il bilancio degli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate inferiori a 220mila euro può essere redatto nella forma del rendiconto per cassa”.

A differenza del rendiconto gestionale, che rileva oneri e proventi della gestione economica di periodo, il rendiconto per cassa evidenzia l’andamento dei flussi monetari dell’esercizio. La diversità sostanziale tra i due prospetti risiede nella circostanza che il sistema di rilevazione, nel primo caso, è basato sulla competenza economica, mentre nel secondo rilevano le sole movimentazioni monetarie (entrate ed uscite).

Il rendiconto per cassa, quindi, evidenzia tutti i movimenti monetari avvenuti nel corso dell’esercizio, identificando la modalità con cui le disponibilità liquide sono state generate o assorbite nel corso del periodo amministrativo.

La semplificazione conseguente alla rilevazione dei fatti di gestione secondo il criterio monetario, in cui viene meno l’obbligo di redigere sia lo stato patrimoniale che la relazione di missione, è significativa, meno onerosa e meno laboriosa per gli ETS, essendo sufficiente la rilevazione degli incassi e dei pagamenti con la regola della partita semplice.

In data 29 aprile 2024 il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato il documento di ricerca dal titolo “Il rendiconto per cassa degli enti del terzo settore”, elaborato dalla Commissione di studio “ETS Enti del Terzo Settore”, nell’ambito dell’attività dell’area dedicata a questa materia.

Il documento analizza, in linea con gli schemi del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del marzo 2020, le specificità legate a questo tipo di rendicontazione, proponendo diverse esemplificazioni tratte anche dall’esperienza operativa di questi primi esercizi di applicazione delle norme. Dopo un’analisi dei riferimenti normativi e un focus sulla classificazione delle entrate e delle uscite, il lavoro si concentra in particolare su:

- corretto inserimento del saldo iniziale delle consistenze liquide nella sezione “Cassa e Banca” e sulle informazioni obbligatorie;

- secondarietà e strumentalità delle attività diverse di cui all’articolo 6 del Codice del Terzo settore;

- rendicontazione delle raccolte fondi occasionali;

- informazioni facoltative.

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